Equipe Sportiva è felicità in movimento.
La felicità è un diritto di tutte e tutti, indipendente dalle esperienze, libera da ciò che la vita ci ha imposto di vivere.
UISP Reggio Emilia è un contenitore di sport sociale che, da tantissimi anni, promuove lo sport come elemento di crescita personale, rieducazione, benessere dell’individuo e lo fa, in accordo con il Comune di Reggio Emilia, anche all’interno dell’Istituto Penitenziario cittadino.
L’unione di queste due esperienze e di tutte le competenze rappresentate delle persone che compongono questa grande famiglia, ha dato vita a Rieducare con lo Sport, un progetto che si realizzerà grazie al Sostegno di Sport e Salute Spa. All’interno del Carcere di Reggio Emilia promuoveremo non solo attività motoria, ma anche laboratori e percorsi di rieducazione e riabilitazione attraverso il dialogo e la pratica motoria di squadra.
Come rieducare con lo sport?
Il progetto si impegna per fare in modo che l’individualismo e l’egocentrismo lascino spazio, nonostante la limitante visione dello spazio carcerario che porta a pensare solo alla sopravvivenza del sé, alla condivisione, allo stare insieme e alla socialità. Il progetto desidera far ritrovare all’interno del carcere le modalità di vita del fuori, dove l’altro è parte integrante del percorso di ogni individuo.
Lo sport ottimizza questi aspetti attraverso le regole dello stare insieme, del mettersi insieme all’altro per raggiungere un obiettivo. Valori essenziali quali il rispetto reciproco, il rispetto delle regole, il rispetto dello spazio e del corpo dell’altro trovano la loro messa a terra in ogni attività motoria praticata all’interno del carcere, sia negli sport di squadra che in quelli individuali, comunque praticati in gruppo.
Non solo sport…
Il progetto artistico e il laboratorio di sartoria danno l’opportunità a detenuti e detenute di produrre oggetti di uso quotidiano (beauty case, astucci per esempio) che vengono poi donati ad associazioni per consentire a queste la raccolta di fondi attraverso la vendita di questi manufatti. L’idea, in questo senso, è che la persona all’interno del carcere possa farsi carico di un impegno sociale per la comunità.
Sinapsi è un’attività sperimentale che punta alla rieducazione e al recupero degli uomini violenti attraverso percorsi sportivi che promuovono il rispetto del corpo e l’uso del linguaggio rispettoso e inclusivo.
Chi rende vivo “Rieducare con lo Sport”?
Le persone che si mettono a disposizione dell’altro, che offrono tempo e competenze per questo progetto sono 3: due tecnici specializzati che, all’interno dei reparti più grandi, propongono attività di calcio, pesistica e fitness e Monica, referente responsabile del progetto, che lavora con i reparti speciali (Z, Orione, donne e area reclusione) sui progetti speciali, non solo con lo sport, ma anche con attività laboratoriali.
Il progetto Rieducare con lo Sport è stato presentato all’attenzione di Sport e Salute Spa, nell’ambito del bando “Sport per Tutti – Carceri” e ha ottenuto un ottimo finanziamento per portare avanti tutte le attività sopra descritte.
Il cammino verso una maggiore consapevolezza di sé passa necessariamente anche dalla conoscenza del proprio corpo, strumento essenziale di comunicazione verso il mondo.